Capsicum pubescens è una delle 5 specie addomesticate di capsicum. È la più diffusa in perù e bolivia, ed è coltivata anche nei caraibi e in messico. È una delle specie di capsicum note da più tempo, essendo stato coltivato già 5000 anni fa dalle popolazioni andine e l'unica senza una forma selvatica. Gli inca apprezzavano molto il gusto del rocoto, una delle principali e più diffuse cultivar di questa specie. La pianta si presenta come un piccolo arbusto a rapido accrescimento. Le foglie sono ovali, tomentose nella pagina inferiore di un colore verde chiaro. I fiori sono viola e insolitamente grandi rispetto agli altri peperoncini. I frutti sono di forma sferica o allungata, molto carnosi e succosi ed intensamente profumati. Dato lo spessore della polpa e l’elevato contenuto in acqua dei frutti, solitamente vengono utilizzati freschi, o surgelati. L'essiccazione è difficile senza utilizzare essiccatoi. Peculiarità di questa specie, unica nel suo genere, è quella di avere i semi neri! Piccantezza: 30.000-100.000 (unità di scoville).
Esigenze Pedoclimatiche
Si adatta a terreni freschi, purché ben drenati e ricchi in sostanze organiche. Predilige un'esposizione al sole o a mezz'ombra. Le annaffiature dovranno essere regolari. In condizioni ottimali i frutti potranno essere raccolti 120 giorni dopo il trapianto. È la specie più resistente al freddo (fino a -2°/-4°c) ma non resiste alle intense gelate. Nel suo habitat cresce ad altitudini elevate, generalmente tra i 1500 m e i 2900 m. Inoltre mal sopporta il calore delle pianure tropicali e delle estati mediterranee. A causa del notevole sviluppo verticale della pianta, è anche noto come tree chile (albero del peperoncino).
